(ANSA) - AOSTA, 24 NOV - Un'economia regionale che mostra
"segni di ripresa", con un nuovo slancio nel mercato del lavoro
e un tessuto produttivo che "tende ad ampliarsi". Un "quadro
positivo" che stona rispetto alle "attese e alle previsioni che
derivano da un quadro congiunturale di grande incertezza", tra
cui il "conflitto tra Russia e Ucraina, lo shock energetico,
l'esplosione dell'inflazione e i tassi di interesse in forte
rialzo". E' quanto emerge dalla relazione socioeconomica
2021-2022. "Ci sono dati molto positivi, come - ha detto durante
la presentazione il presidente della Regione, Erik Lavevaz - la
capacità del tessuto economico di rispondere in maniera efficace
dopo due anni di buio. Ma anche elementi negativi, come il calo
delle nascite che non è compensato da un aumento
dell'immigrazione".
I dati sono stati illustrati dal capo dell'Osservatorio
economico e sociale, Dario Ceccarelli. Il valore del Pil nel
2022 dovrebbe riportarsi per tutti i settori al livello pre
covid, con l'eccezione dell'agricoltura. Nel turismo resta da
recuperare la componente straniera ma le presenze dei primi nove
mesi del 2022 hanno già superato il totale dell'intero 2021. Dal
secondo trimestre 2021 migliora il mercato del lavoro,
soprattutto nel turismo. Rallenta la disoccupazione e le
assunzioni (+22% aumento tendenziale nei primi sette mesi 2022)
si riportano sui livelli pre-pandemia. Nei primi sette mesi del
2022 il lavoro stagionale è il 31% del totale; l'incidenza dei
non residenti tra gli stagionali è cresciuta e supera i livelli
pre-pandemia. La popolazione diminuisce per l'ottavo anno
consecutivo: dal 2014 la perdita complessiva è di 4.900 persone
(-3,8%); nell'ultimo anno il peggioramento è attribuibile al
basso livello di natalità e "all'insufficiente ripresa dei
flussi migratori". (ANSA).
Economia cresce ma natalità giù, 'luci e ombre' in Valle d'Aosta
Il post pandemia nella relazione socio economica 2021-2022
