(ANSA) - TRENTO, 30 MAR - Dal falco pellegrino alle
cornacchie nere orientali, fino al lori lento, primate che a
Giava sta rischiando di scomparire a causa dell'espansione delle
megalopoli, da sempre le città sono abitate da molti altri
organismi oltre agli esseri umani. Le loro storie - si apprende
- saranno raccontate all'interno della mostra "Wild City. Storie
di natura urbana", ideata dal Museo delle scienze di Trento
(Muse) e realizzata con il sostegno di Itas Mutua, Montura e
Ricola. Il percorso espositivo, visitabile da domani, 1/o
aprile, indaga il rapporto non sempre facile tra esseri umani e
specie animali e vegetali in un mondo sempre più urbanizzato.
La mostra affronta quattro temi fondamentali per comprendere
l'ecosistema urbano: le minacce e gli ostacoli che la città pone
agli esseri viventi non umani; le opportunità che la città
offre; l'ambiente cittadino come fattore che ne condiziona
l'evoluzione; le interazioni positive, conflittuali o di
neutrale coesistenza tra l'essere umano e le altre specie in
contesto urbano.
"La mostra racconta cos'è la città in termini di ostacoli,
di nuove condizioni e risorse connesse al nostro interagire,
alle nostre attività e commerci; ma anche come la città eserciti
nuove pressioni evolutive. Il messaggio proposto è che la
coesistenza è possibile e va praticata nella misura in cui le
città del futuro occuperanno una superficie sempre maggior:
avere città bio-diverse significherà contribuire sempre più alla
conservazione della biodiversità globale", spiegano Osvaldo
Negra e Alessandra Pallaveri, curatori della mostra. (ANSA).
Al Muse di Trento la mostra 'Wild City. Storie di natura urbana'
Visitabile dal 1/o aprile al 5 novembre 2023
