(XINHUA) - SHANGHAI, 25 MAG - Mentre la riapertura di
Shanghai sta entrando nella sua fase finale dopo un'ondata di
Covid-19 che ha portato la metropoli, tradizionalmente vivace, a
una battuta di arresto, Sheng Li fa ritorno al suo posto di
lavoro, che non le è mai mancato di più.
"È meraviglioso tornare in questo negozio così familiare e
riprendere contatto con la comunità e i clienti preparando
caffè", afferma la direttrice della caffetteria Starbucks sulla
Huaihai West Road di Shanghai.
Sheng ha detto che la prima tazza di caffè preparata dopo la
riapertura del locale simboleggia un grande passo. Dopo diversi
mesi di dura lotta contro la variante Omicron, il 17 maggio la
megalopoli di 25 milioni di abitanti ha dichiarato che in tutti
i suoi 16 distretti è stata interrotta la trasmissione
comunitaria del Covid-19.
Dal 16 maggio in poi, con la recrudescenza posta sotto
controllo, a Shanghai è iniziata la riapertura graduale degli
esercizi commerciali.
Il negozio in cui lavora Sheng ha ripreso a funzionare il
giorno stesso. Starbucks, insieme a molti altri ristoranti e
caffetterie della città, hanno riavviato i servizi di consegna e
asporto nelle aree del centro.
Secondo le statistiche parziali, Shanghai, città in prima
linea in Cina nel boom del consumo di caffè e delle attività
correlate, vanta più di 7.000 caffetterie, con il solo Starbucks
che vi ha aperto più di 900 punti vendita. La città infatti
ospita attualmente il maggior numero di caffetterie Starbucks al
mondo.
Nel 2018 il colosso del caffè ha annunciato l'obiettivo di
arrivare a 6.000 punti vendita in Cina entro il 2022 per poi
dichiarare di recente che, nonostante l'epidemia, continuerà a
lavorare al piano come promesso. (SEGUE)
Responsabilità editoriale Xinhua.
Cina: la ripresa di Shanghai inizia anche dal caffè
Anche una piccola tazza di caffè è passo avanti per la metropoli
