(ANSA) - ROMA, 24 GEN - "Il blocco del mercato dei crediti
fiscali relativi agli interventi di recupero edilizio, da ultimo
conseguenza delle pronunce della Suprema Corte di Cassazione in
materia di sequestrabilità delle somme, anche in capo ai
soggetti cessionari diligenti e in buona fede, ha determinato,
diffusamente, rilevanti problemi di liquidità per famiglie e
imprese. Invogliati all'esecuzione dei lavori, tali soggetti si
trovano oggi nell'impossibilità di assolvere ai propri impegni
conseguenti dall'esecuzione del lavori agevolati. Tale
condizione, in particolare, concorre allo stato di crisi di un
intero comparto, trainante, dell'economia italiana. Sotto questo
profilo le misure assunte fino ad oggi si sono rivelate
insufficienti, perché non colgono come il problema sia
essenzialmente collegato alla possibilità che i crediti
d'imposta, in caso di frode, possano essere sequestrati in capo
al cessionario diligente che li acquista in buona fede". Lo si
legge nella memoria che il presidente della Lapet (associazione
tributaristi) Roberto Falcone ha sottoposto oggi in Commissione
Finanze, al Senato. (ANSA).
Fisco: Lapet (tributaristi), agire sullo sblocco dei crediti
Audizione presidente Falcone, oggi, al Senato
