(ANSA) - PALERMO, 01 APR - E' tornato in carcere
l'ìmprenditore Vincenzo Fiore con l'accusa di avere violato gli
arresti domiciliari con braccialetto elettronico a cui era
sottoposto nell'ambito un'un inchiesta del 2021 della Procura di
Palermo su presunte infiltrazioni mafiose nel settore delle
scommesse on line.
Per motivi di salute aveva ottenuto di potersi recare presso
alcuni studi medici. Ma, secondo finanzieri del nucleo di
polizia economico finanziaria, durante il tragitto si sarebbe
più volte incontrato con il padre e un coimputato in altro
procedimento. E' successo l'8 marzo in via Marchese di
Villabianca, il 10 marzo in via XII gennaio, il 15 marzo di
nuovo in via Marchese di Villabianca.
Vincenzo Fiore, in aggravamento della misura degli arresti
domiciliari, è stato portato in carcere al Pagliarelli su
provvedimento firmato del presidente della seconda sezione della
Corte d'Appello, Antonio Napoli.
A febbraio dello scorso anno l'imprenditore era stato condannato
dalla stessa corte a nove anni per concorso esterno in
associazione mafiosa e riciclaggio. Fiore aveva ottenuto gli
arresti domiciliari perché il gip aveva tenuto conto del fatto
che fosse incensurato e che l'azienda al centro delle indagini
sulle scommesse on line nell'orbita della mafia fosse stata
sequestrata. (ANSA).
Mafia e scommesse: viola domiciliari,imprenditore in carcere
Gdf esegue ordinanza restrittiva nei confronti di Vincenzo Fiore
