(ANSA) - LECCE, 20 MAG - Continua a riemergere dal mare la
storia sommersa del Salento. Recenti ricerche archeologiche
condotte dal dipartimento di Beni culturali dell'Università del
Salento hanno riportato in luce un antico molo lungo il tratto
di costa tra San Cataldo e Le Cesine: un ritrovamento che
restituisce un disegno nuovo dell'antico scalo portuale di
Lupiae. La scoperta è avvenuta durante le ultime campagne di
ricognizione condotte sia su terra che sott'acqua, con l'uso di
varie metodologie e tecnologie, tra cui droni, georadar e
fotogrammetria, dirette da Rita Auriemma, docente a UniSalento
di Archeologia subacquea. I resti lasciano ipotizzare che al
margine dell'area umida dell'oasi naturale gestita dal Wwf, in
località 'Posto San Giovanni', sorgesse un porto che aveva una
sua importanza tra la fine dell'età repubblicana e la prima età
imperiale. E che solo successivamente sia stato costruito, più a
nord, a San Cataldo il porto di Adriano.
L'Adriatico conserva nei suoi fondali tesori ancora da
scoprire, testimoni dell'ingegno di popoli che un tempo
pianificavano le loro città con fortificazioni, monumenti, porti
e strade. Costruzioni che sembrano cancellate dai secoli ma le
cui tracce sono ancora conservate tra sabbia e acqua salata.
(ANSA).
Archeologia: scoperto antico molo sommerso in Salento
Periodo compreso tra fine età repubblicana e prima età imperiale
