(ANSA) - GENOVA, 19 GEN - "La Liguria si conferma
purtroppo maglia nera per gli interventi di assistenza
territoriale nelle aree interne, vanificando gli sforzi alla
base del Pnrr: ben 36 comuni delle aree interne periferiche ed
ultra periferiche non avranno a disposizione né una casa di
Comunità né un ospedale di comunità delle 33 strutture previste,
solo 8 sono in aree interne intermedie mentre non ce ne sarà
nessuna nelle aree periferiche e ultra periferiche". Lo denuncia
il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca
Garibaldi su distribuzione case e ospedali di Comunità sul
territorio ligure, dopo aver letto il report realizzato da
Cittadinanza.
"Il quadro - spiega in una nota Garibaldi - lo ha tracciato
Cittadinanza attiva in occasione dell'evento 'Bisogni di salute
nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR' in
cui emerge che la Liguria è l'unica regione, insieme alla Val
D'Aosta, a rischio desertificazione totale di assistenza per
zone ultra periferiche. Parliamo di 36 comuni e oltre 24.867
persone che grazie al PNRR avrebbero potuto sperare in
un'assistenza sanitaria di prossimità e invece non l'avranno",
"Questi numeri - prosegue Garibaldi - sono la prova che la
Giunta regionale non ha messo in campo una programmazione
sanitaria in grado di ridurre le disuguaglianze assistenziali
sul territorio. Tutte le case di comunità previste, infatti,
sono in aree centrali o periurbane, quasi tutte collocate negli
ospedali della costa e manca completamente un investimento nelle
aree interne, dove il bisogno di cura è straordinario, visto che
gli abitanti sono prevalentemente anziani, fanno fatica a
spostarsi e vivono lontano dalla rete dei servizi. Ci sono aree
dove manca il medico di base e le cure domiciliari sono un
miraggio. Il rischio è che le scelte della Giunta Toti tendano
più ad ampliare le disuguaglianze nell'accesso ai servizi
sanitari che a ridurle", conclude Garibaldi. (ANSA).
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