(ANSA) - L'AQUILA, 21 MAG - L'analisi delle misure attuate,
delle tempistiche e degli impatti economici sul territorio.
Queste solo alcune delle domande alle quali risponde il portale
Openpnrr.it, la prima piattaforma web italiana pensata per
monitorare liberamente, in modo semplice ed intuitivo,
l'attuazione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e
resilienza. Un progetto della Fondazione Openpolis e del Gssi -
Gran Sasso Science Institute. La piattaforma è pensata per
seguire lo stato di attuazione delle riforme e degli
investimenti previsti nell'ambito delle risorse assegnate
all'Italia dall'Unione Europea con il programma Next Generation
Eu. L'obiettivo è favorire un dibattito pubblico informato sulle
politiche adottate, offrendo alle istituzioni, ai ricercatori ed
alla società civile dati riutilizzabili, quindi accessibili e in
formato aperto. Il progetto, gratuito, e indipendente è stato
illustrato ieri a Roma, nell'aula del palazzo dei gruppi
parlamentari della Camera dei deputati, dal presidente della
Fondazione Openpolis Vittorio Alvino, insieme al presidente
della commissione Affari costituzionali della Camera dei
deputati Giuseppe Brescia, al giornalista Rai, autore e
conduttore di Report Sigfrido Ranucci e Roberto Aloisio,
professore di fisica teorica del Gssi e coordinatore del Center
for Urban Informatics and Modeling.
"Il progetto Openpnrr - spiega il professore Roberto Aloisio -
ha coinvolto tutte le aree scientifiche del Gssi che hanno
contribuito sia allo sviluppo della piattaforma informatica che
alla definizione degli algoritmi per l'analisi dei dati e
dell'impatto economico delle misure del Pnrr.
Attivando un account personale su Openpnrr.it è possibile
scegliere quali misure, temi, priorità e territori monitorare,
per conoscere l'impatto che un investimento avrà su un dato
territorio, quali sono le scadenze o, ancora, quali sono gli
enti titolari delle misure del Piano. Il portale permette anche
di selezionare le macro-tematiche e monitorare le misure
previste in un determinato settore. Tra questi l'ambiente, la
transizione digitale, l'inclusione sociale e ovviamente quelli
afferenti al mondo dell'istruzione, con un focus specifico anche
sulla ricerca e il sistema dell'alta formazione. (ANSA).
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