(ANSA) - TORINO, 05 MAR - "Non ci lascia solo un grandissimo
artista, ma un grande critico, un grande teorico e un grande
animatore dei movimenti. Un sognatore che ha cercato di portare
l'attenzione sulle tematiche ambientali anticipando molto i
tempi, e quindi un grande visionario". Così Enrico Carlo
Bonanate, direttore del Pav, centro sperimentale di arte
contemporanea di Torino, ricorda l'artista Piero Gilardi.
"Il Pav organizzerà una mostra a novembre sulla sua
figura. Era già prevista nella programmazione e sarà
un'occasione per ricordarlo nel luogo fondato da lui, nel suo
sogno. Il Pav è stata la sua ultima opera, ma la più grande di
tutte perché è un luogo vivente, un museo, un bene della
collettività. Incarna in pieno tutto il suo percorso sia di
persona sia di artista", spiega Bonanate. "L'importanza di
Torino per lui è stata lavorare costantemente per lasciare uno
spazio alla collettività, un bene comune, dove tutte le persone
potessero esprimere la creatività. Ha scelto di stare sempre a
Torino pur avendo organizzato tantissime mostre internazionali.
Era molto conosciuto all'estero, ma aveva un legame fortissimo
con Torino a cui ha dedicato tutta la sua attività".
Bonanate ricorda che Gilardi era "molto vicino ai
movimenti legati all'attenzione sul clima e ha sempre animato le
manifestazioni del Primo Maggio, faceva parte del collettivo
Primo Maggio ed era uno degli animatori, realizzava molti
pupazzi", (ANSA).
Direttore del Pav, Gilardi grande artista ma anche sognatore
'Precursore su temi ambientali. A novembre una grande mostra
