(ANSA) - TORINO, 06 FEB - Consumi in frenata anche in
Piemonte: la regione fa peggio della media nazionale e anche di
altre regioni del Nord e del Centro. Emerge dallo studio di
Confesercenti sulla spesa delle famiglie nel 2023. Per il
Piemonte la previsione di spesa è di 2.376 euro medi a famiglia:
un dato inferiore ai 2.443 euro della media nazionale, ma anche
a quello delle regioni del nord (Liguria esclusa), oltre che di
Emilia e Toscana. E al Piemonte mancano anche 139 euro per
raggiungere il livello di spesa del 2019, ultimo anno prima
della pandemia, rispetto ai 50 euro mancanti a livello di media
nazionale.
Dopo il baratro del 2020 rispetto al 2019 dovuto al Covid, i
consumi dei piemontesi hanno ripreso a salire. Ma mentre nel
2021 rispetto al 2020 e nel 2021 rispetto al 2022 la crescita è
stata rispettivamente di 70,5 euro e 82,2 euro, nel 2023
rispetto allo scorso anno supererà di poco i 18 euro, pari allo
0,8%.
Le difficoltà delle famiglie piemontesi emergono anche dalla
composizione della spesa. Quasi la metà (46%, in questo caso
sostanzialmente in linea con la media nazionale) se ne va per
costi legati all'abitazione e alle bollette di elettricità, gas,
e acqua: una spesa in forte crescita. In questa situazione
l'andamento dei costi energetici può fare la differenza: se nel
corso del 2023 le tariffe di luce e gas si dovessero ridurre del
40%, come ipotizzato dal ministro Giancarlo Giorgetti, la spesa
sostenuta dalle famiglie per le utenze domestiche calerebbe in
modo significativo, liberando risorse da destinare ad altri
consumi.
"Rimane la necessità più generale e strutturale - dice
Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte - di
sostenere i consumi e rilanciare la domanda interna, dalla quale
dipendono le imprese del commercio". (ANSA).
Confesercenti, in Piemonte nel 2023 frena crescita dei consumi
Previsto +0,8% sul 2022. Il 46% della spesa sarà per abitazione
