(ANSA) - TORINO, 09 GEN - "Otello non è solo il dramma della
gelosia. Volevo rappresentare qualsiasi guerra che c'è sullo
sfondo della tragedia. Ho cercato di renderlo attuale anche
attraverso la scelta della musica dei Doors che fa pensare alla
guerra del Vietnam". Così Jurij Ferrini parla dell'Otello che
debutta il 10 gennaio, in prima nazionale al Teatro Gobetti di
Torino per la stagione del Teatro Stabile, nella traduzione di
Emilio Cecchi e Giovanna Cecchi. Ferrini è il regista, ma anche
il protagonista, nei panni di Otello. Con lui sul palco ci sono
Rebecca Rossetti, che interpreta Iago, Sonia Guarino, Maria Rita
Lo Destro, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Stefano Paradisi,
Michele Puleio. Le scene sono di Jacopo Valsania, che ha curato
anche le luci insieme a Gian Andrea Francescutti, i costumi sono
di Agostino Porchietto e il suono di Gian Andrea Francescutti.
"Il mio Otello? Non mi dipingo la faccia di nero per
rispetto, solo un piccolo segno. Il tema è l'alterità, tutti
possono ritrovarci questo sentimento. Un argine invalicabile tra
noi e gli altri. Otello è uno straniero e Iago lo chiama
'negro', ho voluto che questa parole fosse usata", dice Ferrini.
Quanto alla scelta di una donna per il ruolo di Iago, il regista
spiega che si tratta di "un gesto di politica culturale. C'è
bisogno di donne che interpretino grandi ruoli in teatro. Ho
trovato perfetta Rebecca per fare Iago, è nel momento del suo
massimo fulgore e ha degli aspetti androgini. Non sono
importanti né il genere né il colore della pelle". Per il futuro
l'idea è di portare in scena Amleto con una promessa: a
interpretare il protagonista "sarà una donna". (ANSA).
Jurij Ferrini, nel mio Otello non c'è solo la gelosia
Prima nazionale al Gobetti di Torino, con Iago donna e i Doors
