(ANSA) - TORINO, 24 GIU - "Le donne in Usa sapranno reagire,
Stato per Stato. E si continuerà ad abortire". Così il medico
torinese, ed esponente Radicale, Silvio Viale, interpellato a
proposito della sentenza della Corte Suprema sul diritto
all'aborto. "La battaglia per il diritto all'aborto e alla
libertà di scelta della donne è inarrestabile - sottolinea -,
perché è strettamente connessa alla sua emancipazione. Non
stupisce che a contrastarla siano principalmente le forze
oscurantiste, che vogliono relegare le donne ad un ruolo
subalterno e limitare, se non abolire, i diritti individuali. La
battaglia negli Usa ora si sposta nei singoli Stati, ma le donne
continueranno ad abortire".
"Da medico, considerato il 'padre della Ru486' (pillola
abortiva, ndr) in Italia e, forse, il 'più abortista',
responsabile del servizio che fa il 4,3% degli aborti in Italia,
non mi scandalizzo - prosegue Viale -. Non solo per le
inevitabili differenze in Italia tra le varie regioni, ma anche
per le differenze ben maggiori in Paesi con autonomie regionali,
come la Spagna, la Germania e persino il Regno Unito, con i
limiti in Nord Irlanda. Restano, infine, in Europea la vergogna
di Malta e Polonia, mentre San Marino ha solo recentemente
legalizzato l'aborto con un referendum". (ANSA).