(ANSA) - SARAJEVO, 12 GEN - Il maestro Riccardo Muti terrà un
concerto a Sarajevo il prossimo 11 ottobre per celebrare il
centenario della nascita della Filarmonica di Sarajevo. Lo
straordinario avvenimento è stato annunciato dal direttore della
Filarmonica, Vedran Tuce, e dall'Ambasciatore d'Italia, Marco Di
Ruzza, in una conferenza stampa al Teatro Nazionale. Per il
Maestro Muti si tratta di un ritorno, avendo già diretto nella
capitale della Bosnia-Erzegovina nel 1997 e nel 2009. Durante
l'incontro con la stampa, è stato sottolineato come l'evento
possa essere considerato un "regalo" per Sarajevo, per la sua
gente e per tutta la Bosnia-Erzegovina, nonché una meravigliosa
occasione per fortificare ancora di piu' gli intensi rapporti
culturali che sussistono tra i due Paesi. In proposito è stato
ricordato che anche il tradizionale concerto di Capodanno a cura
della Filarmonica di Sarajevo, tenutosi lo scorso 31 dicembre,
ha avuto una marcata impronta di italianità grazie alla
partecipazione come solista del soprano Martina Bortolotti, che
si è esibita in alcune famose arie di opere del melodramma
italiano. "Sono molto orgoglioso - ha detto Di Ruzza - di
annunciare un evento che consentirà di ribadire il ruolo
dell'Italia quale uno dei privilegiati partner culturali della
Bosnia-Erzegovina, lasciando una traccia indelebile nella storia
di questo Paese e dei rapporti bilaterali. La nostra diplomazia
culturale è al servizio della crescita delle relazioni tra i
nostri due Paesi, ma è al contempo strumento prezioso per
contribuire ai processi di riconciliazione nazionale. E ciò in
virtù di una bellezza senza confini in grado di suscitare
apprezzamenti presso tutte le componenti del Paese,
oltrepassando barriere e divisioni, in piena linea con l'impegno
dell'Italia a sostenere la BiH nella sua prospettiva di adesione
europea. Proprio questo approccio - ha proseguito l'ambasciatore
- ci ha spinto a rilanciare, in collaborazione con la città e
con il cantone di Sarajevo, il progetto del Museo di Arte
contemporanea "Ars Aevi", disegnato da Renzo Piano,
un'iniziativa di immenso valore artistico ma anche il simbolo di
una Bosnia-Erzegovina moderna, multiculturale, plurietnica e
finalmente proiettata verso un futuro europeo". L'ambasciatore
italiano ha altresì valorizzato il progetto di apertura di un
Istituto italiano di cultura, che consentira' di espandere
ulteriormente la dimensione culturale dell'attivita' della sede
diplomatica, creando un vero punto di riferimento per tutti gli
amici di Sarajevo e della Bosnia-Erzegovina appassionati della
cultura e della lingua italiana. (ANSA).
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