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Casa Bianca, da G7 sanzioni sul settore della difesa russo
Colpite produzione di armi e la catena di distribuzione
27 giugno, 12:14 (ANSA) - ELMAU, JUN 27 - I G7 annunciano nuove sanzioni a
Mosca mirate al settore della difesa russo. Lo ha annunciato la
Casa Bianca ad Elmau, secondo quanto riferisce Dpa. Le misure
colpirebbero fra l'altro la produzione di armi e la catena di
distribuzione. Il G7 sta andando avanti sul piano per imporre un
price cap al petrolio russo", ha fatto sapere sempre la Casa
Bianca.
Boris Johnson insiste da parte sua a farsi alfiere della linea dura contro la Russia fra i leader del vertice G7. "Ciò che mi ha colpito in questi due giorni - ha detto oggi citato dall'agenzia Pa - è la nostra straordinaria determinazione ad andare avanti uniti; al momento non c'è accordo di pace che il presidente Zelensky possa firmare, quindi, nelle circostanze attuali, i G7 devono continuare a sostenere l'Ucraina". Il premier britannico ha poi ammesso che militarmente la situazione di Kiev è ora "molto difficile a est e sud-est", ma non senza ripetere che le forze ucraine vogliano ancora battersi e possano "rovesciare le posizioni".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto si apprende da fonti presenti a Elmau, nel suo intervento alla sessione di lavoro del G7 ha chiesto invece il sostegno su 5 punti: sistemi antiaereo di difesa, sicurezza, esportazioni di grano, sanzioni e ricostruzione.
Nel frattempo, la Cina ha attaccato il G7 all'indomani del lancio dell'iniziativa da 600 miliardi di dollari per lo sviluppo infrastrutturale dei Paesi in via di sviluppo che punta a contrastare la Nuova Via della Seta (Bri), l'ambizioso piano di interconnessione euro-asiatica promosso da Pechino. "La Cina accoglie sempre con favore tutte le iniziative che puntano a promuovere la costruzione di infrastrutture globali", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao LIjian, ma "ci opponiamo alla promozione di calcoli geopolitici in nome della costruzione di infrastrutture, e alle parole e ai fatti che diffamano l'iniziativa 'Belt and Road'". (ANSA).
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Boris Johnson insiste da parte sua a farsi alfiere della linea dura contro la Russia fra i leader del vertice G7. "Ciò che mi ha colpito in questi due giorni - ha detto oggi citato dall'agenzia Pa - è la nostra straordinaria determinazione ad andare avanti uniti; al momento non c'è accordo di pace che il presidente Zelensky possa firmare, quindi, nelle circostanze attuali, i G7 devono continuare a sostenere l'Ucraina". Il premier britannico ha poi ammesso che militarmente la situazione di Kiev è ora "molto difficile a est e sud-est", ma non senza ripetere che le forze ucraine vogliano ancora battersi e possano "rovesciare le posizioni".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto si apprende da fonti presenti a Elmau, nel suo intervento alla sessione di lavoro del G7 ha chiesto invece il sostegno su 5 punti: sistemi antiaereo di difesa, sicurezza, esportazioni di grano, sanzioni e ricostruzione.
Nel frattempo, la Cina ha attaccato il G7 all'indomani del lancio dell'iniziativa da 600 miliardi di dollari per lo sviluppo infrastrutturale dei Paesi in via di sviluppo che punta a contrastare la Nuova Via della Seta (Bri), l'ambizioso piano di interconnessione euro-asiatica promosso da Pechino. "La Cina accoglie sempre con favore tutte le iniziative che puntano a promuovere la costruzione di infrastrutture globali", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao LIjian, ma "ci opponiamo alla promozione di calcoli geopolitici in nome della costruzione di infrastrutture, e alle parole e ai fatti che diffamano l'iniziativa 'Belt and Road'". (ANSA).