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Pagelle Pe a Bosnia, Serbia e Kosovo, promossa solo Pristina
'Contrastare propaganda russa e minacce ibride nei Balcani'
14 giugno, 18:38 (ANSA) - BRUXELLES, 14 GIU - La commissione Affari Esteri del
Parlamento europeo ha adottato tre relazioni sulla situazione
politica in Bosnia-Erzegovina, Serbia e Kosovo che verranno
sottoposte al voto della plenaria a luglio. Nel report sulla
Bosnia-Erzegovina, gli eurodeputati denunciano con forza "la
retorica d'odio e l'azione distruttiva", tra cui il boicottaggio
delle istituzioni statali, in particolare da parte della
dirigenza serbo-bosniaca, e invitano "tutti gli attori politici
a ritornare incondizionatamente" a tali istituzioni e ad
"accelerare il lavoro sulle riforme richieste dall'Ue". Alla
luce della guerra di aggressione in Ucraina, gli eurodeputati
chiedono anche alla Bosnia-Erzegovina di "attuare le sanzioni
dell'Ue con cui il paese si è allineato" e avvertono del
"continuo interesse della Russia a destabilizzare" il paese.
Nella relazione sulla Serbia, gli eurodeputati esprimono rammarico per il fatto che il paese "non si sia allineato alle sanzioni Ue" contro la Russia e invita le autorità a farlo "con urgenza". Si esprime, inoltre, preoccupazione per "la diffusione della disinformazione", esortando le autorità serbe e la Commissione Ue a "contrastare la disinformazione, la propaganda russa e altre minacce ibride nei Balcani occidentali". Quanto al processo di adesione, invece, si deplora "la mancanza di progressi e persino un arretramento su questioni fondamentali per l'adesione all'Ue".
Bene il Kosovo, di cui gli eurodeputati elogiano "la stabilità politica e il forte impegno per il suo percorso europeo", ribadendo da un lato l'invito agli Stati membri dell'Ue "a procedere con urgenza" alla liberalizzazione dei visti per i cittadini del Kosovo, e dall'altro, l'importanza di "raggiungere un accordo di normalizzazione globale e giuridicamente vincolante" nel quadro del dialogo tra Belgrado e Pristina.
(ANSA).
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Nella relazione sulla Serbia, gli eurodeputati esprimono rammarico per il fatto che il paese "non si sia allineato alle sanzioni Ue" contro la Russia e invita le autorità a farlo "con urgenza". Si esprime, inoltre, preoccupazione per "la diffusione della disinformazione", esortando le autorità serbe e la Commissione Ue a "contrastare la disinformazione, la propaganda russa e altre minacce ibride nei Balcani occidentali". Quanto al processo di adesione, invece, si deplora "la mancanza di progressi e persino un arretramento su questioni fondamentali per l'adesione all'Ue".
Bene il Kosovo, di cui gli eurodeputati elogiano "la stabilità politica e il forte impegno per il suo percorso europeo", ribadendo da un lato l'invito agli Stati membri dell'Ue "a procedere con urgenza" alla liberalizzazione dei visti per i cittadini del Kosovo, e dall'altro, l'importanza di "raggiungere un accordo di normalizzazione globale e giuridicamente vincolante" nel quadro del dialogo tra Belgrado e Pristina.
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