(ANSA) - ROMA, 08 FEB - "Io sono stata ad Amatrice subito
dopo il terremoto. Si immagini Amatrice, ma moltiplicato per
dieci". Così all'ANSA la dottoressa Cristiana Lupini, team
leader della squadra Usar - Unità speciale di ricerca dell'Ares
118 del Lazio, al telefono dalla periferia di Antiochia, dove
sta lavorando nella ricerca di sopravvissuti assieme ai vigili
del fuoco. "Ma queste - dice ancora - non sono strutture di
pietra come ad Amatrice. Questo è cemento armato, ha un peso
differente, e gli edifici hanno più piani rispetto alle case di
Amatrice. Qualche palazzo si è salvato, ma solo dal crollare:
non è né agibile né praticabile, e c'è il rischio di crolli
successivi. Una cosa così non l'ho mai vista - prosegue il
medico - Io sapevo quello che andavo a fare, e devo dire che non
c'è una tendenza ad aspettarsi qualcosa. Nessuno si aspettava
neanche quello che abbiamo trovato ad Amatrice. Dalle immagini
che vedevo dei palazzi crollati mi ero resa conto, ma certo
l'impatto di persona è differente". Rispetto agli sfollati,
"stanno per strada, in macchina, o davanti a falò fatti al
momento ai piedi degli edifici nei quali abitavano. Quelli,
almeno, che non sono in ospedale o negli spazi e nelle tendopoli
allestite dalla Protezione Civile". (ANSA).
Sisma Turchia:medico 118,come Amatrice moltiplicato dieci
Sfollati in strada, auto o tendopoli. Tanti i feriti in ospedale
