BRUXELLES - Il Parlamento europeo chiede al Consiglio dell'Ue di consentire senza indugi l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area Schengen entro la fine del 2022. In una risoluzione adottata con 547 voti favorevoli, 49 contrari e 43 astensioni, gli eurodeputati criticano l'incapacità del Consiglio di prendere una decisione sull'ammissione di Bulgaria e Romania, anche se i due paesi soddisfano da tempo le condizioni necessarie.
Il mantenimento dei controlli alle frontiere interne, osservano gli europarlamentari, è discriminatorio ed ha un grave impatto sulla vita di lavoratori mobili e cittadini. L'esclusione di Sofia e Bucarest da Schengen danneggia anche il mercato unico dell'Ue, impedendo l'import-export e la libera circolazione delle merci. Tenendo conto inoltre delle segnalazioni di organizzazioni internazionali e media sulle violazioni dei diritti fondamentali alle frontiere esterne della Romania e della Bulgaria, il Parlamento europeo invita i due paesi a proteggere meglio i diritti alle loro frontiere.
Attualmente, tutti gli Stati membri dell'Ue, ad eccezione di Bulgaria, Croazia, Cipro, Irlanda e Romania, fanno parte dell'area di libera circolazione, che comprende anche Stati non Ue (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein). L'adesione di nuovi paesi a Schengen richiede una decisione all'unanimità del Consiglio dell'Ue. Sulla questione la presidenza ceca del Consiglio intende tenere delle discussioni entro la fine del 2022.