BRUXELLES - "Questa visita ci ha fornito nuove informazioni sull'inefficacia delle misure di salvaguardia contro gli abusi, e ha rafforzato la nostra convinzione che l'Ue abbia bisogno di una regolamentazione molto più rigorosa per la vendita, l'acquisto e l'uso di spyware". Lo ha detto l'eurodeputata liberale olandese Sophie in 't Veld al termine della missione in Israele organizzata dalla commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sull'uso del software Pegasus e di altri spyware di sorveglianza equivalenti.
"C'è la necessità di ulteriori sforzi a livello europeo per prevenire l'abuso di tale tecnologia in futuro", ha affermato il presidente della commissione Jeroen Lenaers, membro del gruppo del Partito popolare europeo. Durante la visita i nove eurodeputati, in rappresentanza di tutti i gruppi politici, hanno incontrato i rappresentanti del governo, della Knesset, della società civile ed esperti, nonché il produttore dello spyware Pegasus, la Nso Group, per discutere degli abusi degli strumenti di sorveglianza e del loro impatto sulla democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali nell'Ue.