(ANSA) - ROMA, 13 GEN - "Dall'audizione della professoressa
Eleonora Montani dell'Università Bocconi abbiamo avuto conferme
sulla situazione attuale sulla piaga dell'usura e sui correttivi
da adottare. Sull'usura lo Stato arriva in ritardo, quando
cittadini e imprenditori abbandonati dai circuiti di credito
legale, sono ormai in crisi profonda e si rivolgono alla
criminalità; si determina uno sconforto e una diffidenza a
denunciare l'usuraio che, almeno all'inizio si propone come loro
unica spiaggia. Al sud e al centro questa condizione emerge come
pervasiva e generalizzata, ma al nord si sta espandendo in modo
preoccupante già con la crisi del 2008 poi aggravata da quella
del 2011 ed ora dalla pandemia". A dirlo sono i membri M5S della
commissione Antimafia.
"Bisogna arrivare presto e bene, potenziando gli efficaci
strumenti di prevenzione oggi presenti e definendo gli opportuni
correttivi per una più efficace supporto a chi è già vittima. La
priorità è salvaguardare le imprese e l'occupazione che esse
danno. E per i soggetti non economici, la tutela della casa e
dei beni-vita. La salvaguardia di questi beni e valori diventa
così monumento della presenza dello Stato. Il Movimento è
attento da tempo sul tema ed ha già in programmazione delle
audizioni dei soggetti impegnati sul fronte antiusura:
imprenditori, istituzioni, associazioni, al fine di proporre al
Parlamento una modifica della legge antiusura che tenga conto
degli interessi dello Stato alla denuncia ma anche e soprattutto
delle vittime a vivere ed operare in territori liberi dalla
criminalità organizzata", concludono i Cinque Stelle in
Antimafia. (ANSA).
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