(ANSA) - SALERNO, 20 MAR - Sono quasi 200 le persone indagate
dalla Procura di Nocera Inferiore - pm Angelo Rubano - per gli
incidenti scoppiati il 22 gennaio scorso a Pagani (Salerno)
prima della gara di calcio di serie D tra Paganese e Casertana,
nel corso dei quali i tifosi di casa diedero alle fiamme, a poca
distanza dallo stadio, un bus dei supporter casertani, che
riuscirono a salvarai scendendo di corsa dal mezzo; ci furono
poi dei tafferugli tra le due tifoserie sedati a fatica dalle
forze dell'ordine. Cinque i feriti, tra cui anche un
carabiniere; ad essere danneggiato dal bus in fiamme anche un
palazzo. Tra gli indagati per lesioni colpose, rissa, incendio e
altri reati, gli ultras e i tifosi della Paganese identificati
prima e dopo l'assalto al bus, effettuato con pietre, bastoni e
fumogeni, ma anche alcuni dei circa 150 tifosi casertani
arrivati a Pagani, che presero parti agli incidenti successivi
all'assalto. Due giorni dopo i fatti, nove tifosi - sette della
Paganese e due della Casertana - finirono agli arresti
domiciliari.
Sulla vicenda intervenne anche il ministro dell'Interno
Matteo Piantedosi, che condannò le violenze dei tifosi e garantì
che avrebbe raccomandato agli organismi che si occupano di
gestione delle partite dal punto di vista dell'ordine pubblico,
"di mantenere un'attenzione molto alta. Talvolta quando ci sono
segnali premonitori di queste violenze dobbiamo avere la
capacità di evitare che si verifichino". Tra le parti offese il
titolare del bus distrutto dai tifosi, l'imprenditore casertano
Antonio Mataluna (difeso dagli avvocati penalisti Raffaele e
Gaetano Crisileo e dal civilista Antonio Ventrone), che torna su
quanto accaduto. "Poteva essere una strage" dice Mataluna.
(ANSA).
Scontri Paganese-Casertana con bus in fiamme, 200 indagati
Primo bilancio inchiesta Procura di Nocera su fatti 22 gennaio
