(ANSA) - NAPOLI, 02 FEB - È passato dal carcere ai
domiciliari l'ex presidente della Provincia di Caserta Pasquale
Crisci, arrestato per corruzione con l'aggravante mafiosa il 12
gennaio scorso dalla Guardia di Finanza nell'ambito di
un'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli su
un traffico illecito di loculi e cappelle cimiteriali nel comune
di Santa Maria a Vico. Fino al giorno dell'arresto Crisci era
infatti consigliere comunale proprio nel comune del Casertano (è
stato poi sospeso dal Prefetto), di cui in passato è stato anche
vicesindaco. A disporre la scarcerazione di Crisci è stato il
tribunale del Riesame di Napoli, cui si è rivolto il politico,
esponente dei Moderati.
Crisci si è dimesso da vicepresidente della Provincia. Il
Riesame ha inoltre annullato l'ordinanza cautelare anche nei
confronti di un altro indagato finito in carcere il 12 gennaio
scorso con Crisci, il dipendente comunale Giovanni Papa (difeso
dagli avvocati Pasquale Vigliotti e Claudio Sgambato).
Per Papa i giudici hanno annullato le due imputazioni di
estorsione di due cappelle gentilizie ed escluso l'aggravante
mafiosa, ed hanno quindi sostituito la misura cautelare in
carcere con quella meno afflittiva della sospensione
dall'esercizio dei pubblici uffici per 12 mesi.
Per la Dda Crisci - all'epoca dei fatti vicesindaco a Santa
Maria a Vico - sarebbe stato il tramite in Comune per fornire
informazioni sulle concessioni agli esponenti del clan
camorristico Massaro, Domenico Nuzzo e Carmine Liparulo, anche
loro arrestati. (ANSA).
Corruzione: ai domiciliari l'ex vicepresidente Provincia Caserta
Coinvolto indagine Dda su traffici illeciti di loculi e cappelle
