(ANSA) - NAPOLI, 16 MAG - Saranno oltre 500 i rappresentanti
delle piccole e medie imprese edili della Campania che mercoledì
parteciperanno a Roma alla terza manifestazione di protesta
promossa dall'associazione Cande (Class action nazionale per
l'edilizia) insieme ad altre sei associazioni di categoria per
chiedere lo sblocco immediato delle cessione dei crediti di
imposta.
Nella sola Campania ci sono tra le 4000/5000 piccole e medie
imprese edili (con più di 30mila addetti) che stanno soffrendo
per carenza di liquidità e che rischiano il tracollo economico
pur avendo soldi a sufficienza nei cassetti fiscali (ottenuti
grazie al meccanismo dello sconto in fattura, così come previsto
dai vari bonus, ad iniziare dal superbonus 100%) non hanno più
liquidità per far fronte agli impegni, come il pagamento delle
spettanze alle maestranze. Le imprese che hanno eseguito i
lavori hanno acquisito i crediti fiscali dei committenti (si
tratta in prevalenza di condomini, riqualificati dopo anni ed
anni di attesa) ma ora non riescono a monetizzare quanto hanno
nei loro cassetti. I tempi per la liquidazione sono lunghi; i
costi per la cessione sono aumentati.
"L'edilizia ha bisogno di regole chiare, certe e che durino nel
tempo", dice Sabatino Nocerino della Cna Campania che a titolo
personale ha espresso la sua solidarietà alle imprese campane
del settore. Procedure che sono diventate più rigide dopo che
sono sono emerse truffe per svariati milioni di euro.
"Noi siamo i primi a voler i controlli, che siano rigorosi-
dicono i piccoli e medi imprenditori - Chi ha sbagliato deve
pagare ma una volta accertata la regolarità del credito i tempi
di pagamento devono essere brevi perché per chi fa impresa,
soprattutto se è una realtà familiare, il tempo non è una
variabile indipendente".
La manifestazione di mercoledì si terrà in piazza della
Repubblica a Roma. (ANSA).
Bonus e crediti fiscali: imprese edili mercoledì in piazza (2)
Protesta a Roma: nella sola Campania 5000 aziende in difficoltà
