(ANSA) - ROMA, 05 APR - Negli ultimi anni l'Italia sta
perdendo la sua leadership nel processo di decarbonizzazione
dell'economia: fondamentale tagliare i consumi di energia del
15% e raddoppiare il consumo di energia da fonti rinnovabili.
Così I4C-Italy for Climate, l'iniziativa della Fondazione per lo
sviluppo sostenibile presieduta da Edo Ronchi promossa da un
gruppo di imprese e di associazioni di imprese sensibili al tema
del cambiamento climatico, commentando l'ultimo rapporto
dell'Ipcc sulla mitigazione.
In particolare, secondo I4C, "l'Italia, in linea con il trend
europeo, ha avviato un importante processo di decarbonizzazione
dell'economia negli ultimi trent'anni che ha portato a una
riduzione delle emissioni nazionali al 2021 di circa il 20%
rispetto al 1990". Negli ultimi anni, l'Italia ha rallentato
moltissimo il taglio delle emissioni (solo il 3% fra il 2014 e
il 2021) "proprio nel momento in cui le tecnologie pulite sono
diventate più efficaci e disponibili ed è cresciuta la
consapevolezza sulla crisi climatica" si legge nella nota.
Una delle cause principali di questo rallentamento, spiega
I4C, "è dovuto allo stallo delle fonti rinnovabili, che proprio
dal 2014 hanno smesso di crescere nonostante il forte know how
italiano acquisito nello scorso decennio e l'abbondante
disponibilità di risorse primarie (come sole e vento). Per
rimetterci in rotta con la traiettoria delle emissioni
individuata dall'Ipcc, la Roadmap per la neutralità climatica
dell'Italia elaborata da Italy for Climate indica che "dobbiamo
urgentemente invertire la rotta e tagliare le emissioni entro il
2030 del 44% rispetto ad oggi. Questo sarà possibile solo se
riusciremo a tagliare i consumi di energia del 15% e a
raddoppiare il consumo di energia da fonti rinnovabili, a
partire da quelle del settore elettrico, il cui stallo degli
ultimi anni dovrà ripartire a ritmi 8/9 volte superiori".
(ANSA).
