(ANSA) - VENEZIA, 13 MAR - Storie di mamme afghane e dei loro
bambini, di giovani donne che hanno potuto realizzare il sogno
di diventare infermiere e dottoresse, il racconto dell'essere
donne e madri in un Paese complesso come l'Afghanistan: dal 15
marzo 14 aprile presso la sede di Emergency a Venezia saranno le
testimonianze e i volti delle donne del Centro di Maternità
dell'Associazione in Panshir i protagonisti della mostra
"Afghana" della fotografa Laura Salvinelli.
Il 15 marzo all'inaugurazione Interverranno la fotografa
Laura Salvinelli, Luciana Milani, madre di Valeria Solesin a cui
è dedicato il centro di maternità di Emergency ad Anabah,
Virginia Vicario, curatrice della mostra. In collegamento
dall'Afghanistan Raffaela Baiocchi, ginecologa Emergency. Gli
scatti raccontano la storia delle dottoresse, delle infermiere e
delle pazienti che hanno partorito nel centro dedicato alla
maternità. Nel viaggio fotografico si incontra il viso
sorridente di Zarghona che ha dato alla luce il primo figlio
maschio, Kemeya, alle prese con il suo quinto cesareo, le donne
nomadi Kuchi durante uno dei loro passaggi stagionali nella
Valle. E ancora Asuda che, grazie al Centro di maternità di
Emergency ha potuto studiare e formarsi per diventare ostetrica;
Marja, che ha iniziato a lavorare in Afghanistan con
l'Associazione nel 1999; Monika e Keren, medical coordinator e
ginecologa, che esprimono tutta la loro felicità per i tanti
bambini che hanno visto nascere.
"Ho lavorato in un mondo in cui fotografare le donne è un
tabù - sottolinea Salvinelli - e mi sono caricata del ruolo
dell'elefante in un negozio di cristalli. Ho combattuto per
mostrare nel nostro mondo le foto del parto, che violano un
altro tabù, quello del sangue della vita e del corpo reale delle
donne". (ANSA).
Mostre: le storie delle donne afghane e dei loro bimbi
Dal 15 marzo nella sede di Venezia di Emergency
