(ANSA) - AOSTA, 11 DIC - La "Montagna è stata 'violentata'
dall'ottusità di una classe politica e di una classe dirigente
che spesso promulga, legifera e ordina senza conoscere la
realtà, o meglio dimenticandosi che la Montagna è vita, è
cultura, è identità e non solo paesaggio, romanticismo e grandi
vette". Lo scrive in un post su facebook Franco Manes, sindaco
di Doues e presidente del Cpel e del Celva in occasione della
Giornata internazionale della montagna.
I "piccoli Comuni spesso e volentieri" sono "dimenticati o
meglio, 'affrontati' - denuncia Manes - in maniera generica da
burocrati impreparati che non hanno ancora capito che l'unica
maniera di salvare questi infiniti borghi e villaggi è quella di
semplificare e di dare spazio e libertà alle popolazioni che
questi territori abitano. Come fanno a Roma, Parigi, Vienna,
Berlino a capire cosa vuol dire tenere aperta una bottega in un
Comune con 100 residenti, come fanno a capire cosa voglia dire
spostarsi in questi territori. Per come la vedo, da cittadino e
non da uomo delle Istituzioni, sono deluso dal sistema
normativo, procedurale e istituzionale di questa Italia e di
questa Europa".
Per questo, sottolinea Manes, "oggi come ieri la Montagna
necessita di dignità e di coraggio e anche di rispetto. Mi
auguro che in questa giornata, la retorica venga meno,
soprattutto se strumentalizzata. In questa giornata servono solo
le parole dei 'Montagnards' e di tutti quei popoli delle 'terre
alte' che aspettano dalle Istituzioni Europee e Nazionali
concretezza e rispetto". (ANSA).
Manes, montagna 'violentata' da ottusità classe politica
Presidente Cpel, "piccoli comuni dimenticati da burocrati"
