(ANSA) - AOSTA, 25 NOV - "Invitiamo il governo regionale a
ulteriori azioni che vadano ad ampliare la già incisiva azione
che sta svolgendo, così come chiediamo all'Anci, anche
attraverso il suo presidente Decaro, a evidenziare come le
soluzioni prospettate possano determinare la definitiva morte
dei piccoli comuni che sono situati in aree marginali. Non è
possibile un'Italia a due velocità, con regioni di serie A e di
serie B. Come ha detto il presidente della Repubblica, serve
unità di intenti e di lavoro da parte di tutte le istituzioni e
i cittadini, il nemico comune è il Covid". Così il presidente
del Celva, Franco Manes, dopo le "serrate indiscriminate al
turismo della neve" annunciate dal premier Conte, rispetto alle
quali rilancia una "nuova agenda di proposte".
"Chiediamo - spiega - di scegliere in base ai dati reali e
aggiornati: i numeri attuali non giustificano un lockdown della
neve. Non regge il paragone delle vacanze invernali con lo
scorso Ferragosto: lo sci in pista non crea assembramenti.
Attiviamo quindi dei protocolli di sicurezza per le situazioni a
rischio che il Comitato tecnico scientifico potrà indicare, e
che tutti noi seguiremo rigorosamente, assieme al
distanziamento, alle mascherine, all'igienizzazione delle mani.
Prevediamo poi un riesame frequente dei numeri dell'epidemia e
valutiamo in base ad essi degli eventuali correttivi".
Inoltre, a livello di "solidarietà europea", se "facciamo parte
di una macroregione alpina non a giorni alterni, questo deve
essere lo stimolo a farci agire in maniera coordinata, con le
stesse regole, garantendo le medesime aperture su tutto l'arco
delle Alpi, senza discrepanze nazionali né geografiche".
"Tutte le chiusure - aggiunge Loredana Petey, sindaco di
Aymavilles e, per i comuni valdostani, responsabile delle
politiche economiche e turismo - devono fare il paio con un
piano consistente di adeguati e urgenti ristori economici.
Società degli impianti di risalita, alberghi, ristoranti e bar,
esercenti di attività commerciali al dettaglio, tutte le
professioni della neve devono essere coinvolti. Niente turismo
invernale significa annientare le eccellenze territoriali e i
piccoli comuni alpini, la Valle d'Aosta ne ha ben 73 sotto i 5
mila abitanti". (ANSA).
Covid: Manes, stop sci morte definitiva piccoli comuni
Presidente Celva, "numeri non giustificano lockdown della neve"
