(ANSA) - AOSTA, 31 MAR - "Io non mi sono mai fatto illusioni
sulla vittoria, e l'ho detto fin dal primo giorno. Perché le
condizioni né politiche, né contestuali, erano favorevoli per
una vittoria di Aosta". Così il sindaco del capoluogo
valdostano, Gianni Nuti, interpellato dall'ANSA, dopo la
proclamazione di Agrigento come Capitale italiana della cultura
2025. "Aosta - prosegue Nuti - resta una città medio-piccola in
un contesto regionale che conta 126 mila abitanti e la forza di
fuoco che può esprimere, per quanto creativa e coesa una
comunità così piccola all'interno del panorama italiano, è
sempre più bassa rispetto a quella di altre potenze
istituzionali e anche lobbistiche, se vogliamo". In questo senso
lunedì scorso, durante la presentazione a Roma del dossier
'Aostæ città plurale', il sindaco aveva sottolineato la natura
"bipartisan" della candidatura, "promossa e voluta all'unanimità
dal Consiglio comunale". "Noi - spiega ora Nuti - abbiamo fatto
una presentazione che credo sia risultata se non la migliore
sicuramente tra le migliori. Di questo ho contezza sentendo
qualche membro della commissione".
Agrigento "è una città che sicuramente ha una grande
risonanza e credibilità internazionale per la Valle dei Templi.
Probabilmente questo dossier servirà a creare un fattore
moltiplicatore per far sì che la città si rivitalizzi anche
fuori dalla Valle dei Templi" quindi "tanti complimenti e
auguri". Per Aosta "l'intenzione è di capitalizzare tutto
l'investimento che noi abbiamo fatto sia in termini di risorse
economiche che di risorse umane, di tempo impiegato, per poter
dare gambe almeno a una parte della progettualità ipotizzata
all'interno del dossier. Se poi ci saranno degli aiuti
istituzionali extraregionali saranno ovviamente i benvenuti".
(ANSA).
Capitale cultura 2025, Nuti "condizioni politiche sfavorevoli"
"Aosta ha forza minore rispetto a potenze istituzionali e lobby"
