(ANSA) - PERUGIA, 04 NOV - "Il varo dell'Agenzia per la
mobilità ed il trasferimento alla stessa del primo contratto del
ferro fra Regione e Trenitalia di circa 9 milioni l'anno, con un
risparmio immediato di circa il 10% dell'Iva pari a circa 900
mila euro l'anno, è ormai realtà". Lo afferma l'assessore
regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche che
parla di "risultato storico per l'Umbria".
"E' la prima tappa importantissima di un percorso che vedrà nei
prossimi mesi trasferire tutti gli altri contratti del ferro e
della gomma - aggiunge l'assessore, in una nota della Regione -
con un risparmio complessivo per le casse regionali di circa 9
milioni annui su un Fondo nazionale trasporti di circa 100
milioni".
"Le due delibere, che fanno seguito a quella del 6 luglio 2020,
sono state approvate - spiega l'assessore - dalla Giunta
regionale su proposta della presidente Tesei e del sottoscritto,
al termine di una serie numerosa di atti e soprattutto di
un'azione puntuale volta ad affrontare problemi enormi ed i
rapporti complessi con il sistema bancario. E' stato necessario
certificare la precisa situazione debitoria di Umbria Mobilità,
il relativo piano di rientro dal debito che interesserà i
prossimi dieci anni, asseverato con lavoro certosino da parte di
un professionista esterno, ed infine il processo molto complesso
di approvazione da parte della decina di banche creditrici del
piano stesso, oltre al debito nei confronti della Regione di cui
si prevede il rientro da qui al 2032. La tenacia dimostrata
dalla Giunta, che ha fra i principali programmi di legislatura
la riorganizzazione complessiva e definitiva del settore,
raccoglie oggi altri positivi risultati".
"Occorre conseguire - prosegue Melasecche - un duplice
obiettivo: da un lato il risanamento di Umbria Mobilità, con la
liquidazione del proprio patrimonio non funzionale e con
sacrifici non lievi che sta facendo e che farà la Regione a
carico del proprio bilancio. Dall'altro la riorganizzazione del
sistema del trasporto pubblico cui stiamo puntando con la
prossima gara per la gestione che riporti trasparenza,
efficienza, economicità ma anche un miglioramento complessivo
del servizio che assicuri un diritto costituzionalmente
garantito. E' molto interessante la rilevazione che ha
effettuato la UIL nazionale dalla quale risulterebbe che il
costo del servizio in Umbria, si citano Perugia e Terni, sarebbe
tra i più alti in Italia.
Al di là delle verifiche che la nostra struttura tecnica sta
facendo (e su cui sono necessarie delle puntualizzazioni), è
evidente a tutti che la politica dei trasporti degli ultimi
lustri ha prodotto danni non indifferenti, con aumento dei
costi, culminati con la cessione all'esterno del ramo d'azienda
della gomma, cui è seguita la chiusura della Ferrovia Centrale
Umbra, la cessione poi della gestione di questa infrastruttura
ad Rfi".
"Il tutto in contemporanea con la gestione particolarmente
delicata di Umbria Mobilità che ha visto la Regione, con una
quota del 27,78% farsi carico di ricondurre a correttezza ed
efficienza quella società, di fatto la bed company del vecchio
sistema dei trasporti, unitamente con gli altri soci, Comune e
Provincia di Perugia, rispettivamente con il 21,855 e il
20,712%, il Comune di Spoleto con il 4,53% e la liquidata ATC,
con il 18,123% che vede titolari pro quota il Comune e la
Provincia di Terni oltre agli altri comuni di quella provincia,
con frazionamento e relativa polverizzazione. Tutti i soci di
Umbria Mobilità sono legati da patti parasociali in via di
approvazione per esercitare il controllo analogo derivante dalla
sua natura in house.
Il traguardo appena raggiunto - sottolinea l'assessore -, in
meno di due anni dall'insediamento della attuale Giunta
regionale, era tutt'altro che scontato. E' quindi di grande
soddisfazione per gli umbri. Non posso non ringraziare
unitamente alla Presidente Tesei in modo sentito innanzitutto il
Servizio Infrastrutture e Trasporti per aver guidato anche
durante la pandemia un settore così complesso ed il personale
degli altri servizi che hanno collaborato con noi in condizioni
del tutto straordinarie. C'è stato un alternarsi di direttori,
dirigenti e funzionari, con cui ho lavorato fianco a fianco, in
condizioni di forte carenza di personale, superando momenti
particolarmente difficili. Una struttura che è riuscita ad
assecondare egregiamente il ricambio politico con quello
indispensabile di mentalità volta al recupero dei ritardi, in
assoluta efficienza, superando molto bene vicende giudiziarie
che hanno lasciato fra i dipendenti solo ricordi non piacevoli
mentre vi sono posizioni ancora da chiarire per alcuni
amministratori ed alti dirigenti".
"Prosegue comunque - sottolinea l'assessore Melasecche - la
necessaria ricostruzione dei fatti contabili degli ultimi dieci
anni, la cui rendicontazione prosegue nei confronti del
ministero Infrastrutture e del Mef per liberare finanziamenti
indispensabili e proseguire i cantieri che abbiamo riattivato
sulla tratta Sant'Anna-Ponte San Giovanni e su quella in
esercizio di Città di Castello-P.S.Giovanni, pronti a
raccogliere le sfide con Rfi e Trenitalia sempre pronte a
recepire le nostre esigenze anche su tutte le altre linee che
innervano l'Umbria verso il resto del Paese".
"Rimangono aspetti ancora da approfondire anche rispetto alla
realizzazione della metropolitana di superficie Cesi-Terni
rimasta al palo rispetto alla gemella di Perugia e che dovrà
quanto prima essere ridefinita nel progetto, nelle spese
effettuate nel ventennio scorso, nei contenziosi, ma soprattutto
nella funzionalità completa da recuperare quale 'trasporto
rapido di massa' da parte del Comune di Terni, come avvenuto con
il progetto Brt di Perugia, avendo la Regione sostenuto entrambi
con il massimo impegno a tutti i livelli ma con esiti diversi".
(ANSA).
Trasporti: varata l'agenzia per la mobilità
Melasecche, traguardo storico per il risanamento del settore
