(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Il VII Censimento generale
dell'agricoltura dell'Istat "fotografa" il processo di
rafforzamento imprenditoriale del settore primario. Dai dati
presentati oggi emerge chiaramente il profilo dell'azienda
agricola del futuro, con elementi valorizzati più volte da
Confagricoltura: imprese di dimensioni maggiori rispetto al
passato, che mettono al centro della propria strategia le
innovazioni e il digitale. Imprese impegnate nella
diversificazione delle proprie attività, a partire dalla
produzione di energia rinnovabile.
"Il processo in atto - evidenzia Confagricoltura - è
testimoniato dalla riduzione del numero di aziende dal 2010 al
2020 (- 29,9%) a fronte di un aumento delle dimensioni, con il
traguardo storico di 11 ettari in media per impresa. Senza però
dimenticare che, aldilà della posizione in ambito europeo in
termini di estensione media delle aziende, l'agricoltura
italiana è al primo posto per creazione di valore aggiunto.
Strutture aziendali più organizzate portano anche un
innalzamento dell'offerta di lavoro. L'Istat descrive un settore
in cui il lavoro familiare resta prevalente, ma che vede una
crescita interessante di quello salariale".
Dall'indagine emerge con chiarezza un modello di impresa
che coincide, sostanzialmente, con quello a cui guarda
Confagricoltura, che tuttavia avverte: "Bisogna allungare il
passo. Ad esempio è ancora limitata la presenza di giovani
agricoltori che, insieme all'imprenditoria femminile, sono in
grado di dare una maggiore spinta verso la modernizzazione".
"L'ultimo Censimento - conclude Confagricoltura - descrive un
mondo agricolo vitale e orientato allo sviluppo sostenibile, che
può ancora crescere per conquistare nuovi spazi sui mercati
interni e a livello internazionale". (ANSA).