(ANSA) - FIRENZE, 24 MAR - In poco più di 10 anni in Italia
sono scomparse circa 130mila imprese guidate da under 35 (-20%),
soprattutto nel centro sud. Così oggi le aziende giovanili sono
appena l'8,7% del nostro tessuto imprenditoriale e "non c'è
futuro senza un ambiente favorevole alle nuove generazioni.
Occorre rendere più facile ai giovani imprenditori trasformare
le idee in realtà produttive: garantire la libertà di iniziativa
economica è un valore costituzionalmente tutelato". Così il
presidente di Unioncamere, Andrea Prete, intervenendo alla
Conferenza nazionale delle Camere di commercio "Progettare il
domani con coraggio", in corso a Firenze.
Se si riuscisse a ridurre di un terzo il tempo che le Pmi
impiegano per gli adempimenti burocratici, l'impatto sul Pil in
un triennio sarebbe dello 0,4%, "le Camere di commercio sono
esse stesse corpi intermedi nel pluralismo della democrazia che
assicurano la partecipazione civile ed economica. Sono
istituzioni di collegamento tra Stato e mercato, tra locale e
globale nel segno della sussidiarietà richiamata nella nostra
Costituzione" ha detto poi Prete. Il presidente ha ricordato
che Unioncamere ha presentato nelle scorse settimane alcune
proposte, raccogliendo i suggerimenti di tutte le Associazioni
d'impresa, raccolti in un tavolo che opera permanentemente: per
evitare sovrapposizioni in tema di controlli, per valorizzare le
certificazioni volontarie, puntare sul Fascicolo elettronico
d'impresa, gestito dalle Camere di commercio, per evitare la
duplicazione degli adempimenti (ANSA).
Unioncamere, in 10 anni scomparse 130mila imprese under 35
Prete, ora sono solo l'8,7% del totale.
