Terremoto: torna ad Arquata Tronto epigrafe sosta Garibaldi
Nel gennaio 1849 mentre portava soccorso alla Repubblica Romana

(ANSA) - ARQUATA DEL TRONTO, 26 AGO - In occasione del
quinto anniversario del disastroso terremoto del 24 agosto 2016
è stata definitivamente apposta nell'area SAE "Borgo1" di
Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) un'epigrafe in ricordo della
sosta di Giuseppe Garibaldi con il suo seguito - nella notte fra
il 26 e il 27 gennaio 1849 mentre si recava a portare soccorso
alla Repubblica Romana -, già affissa nel 1882, anno della morte
dell'"Eroe dei Due Mondi", e scomparsa a seguito dell'evento
sismico.
L'iniziativa, avviata lo scorso anno e motivata anche
dall'esigenza di monitorare e spronare le operazioni per il
ritorno degli abitanti nel paese oggi evacuato, è stata ispirata
dall'Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, presieduta da
Massimo Ossidi, composta da soci e collaboratori
dell'Anconetano, di Senigallia, Fano e Jesi, sostenuta dalla
sezione marchigiana "Garibalda Canzio" dell'Associazione
nazionale veterani e reduci garibaldini (Anvrg) con sede a
Castelbellino, di concerto con la locale Associazione di
promozione sociale "Arquata Potest".
Allo scopo di fondare e giustificare la ricostruzione nelle
radici storiche dello strategico centro appenninico di confine
fra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo - come nel Medioevo lo era
fra Ducato di Spoleto e Marca Ascolana nonché in Età Moderna fra
Stato Pontificio e Regno di Napoli - è stata inoltre varata
dalla suddetta Accademia l'edizione dell'opera storiografica "La
Rocca di Arquata del Tronto", curata dall'esperto di
architettura militare Maurizio Mauro con la collaborazione dello
storico locale Gabriele Lalli, che ha presentato la
pubblicazione sulla monumentale struttura bassomedievale.
(ANSA).
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