(ANSA) - PALERMO, 13 GEN - Taglio della burocrazia e tempi
certi per l'erogazioni dei fondi che faranno crescere
l'imprenditoria siciliana. Tommaso Dragotto, neo eletto alla
presidenza dell'Irfis - la società finanziaria in house della
Regione siciliana - ha chiaro davanti a se il percorso che dovrà
seguire per sollevare le sorti delle imprese in Sicilia. Per
lui, questo impegno è come il primo giorno di scuola, e,
emozione a parte, sa benissimo che l'incarico assegnatogli dal
governatore Renato Schifani è anche un modo per mettere in
risalto la sua esperienza di imprenditore di successo, che in
Sicilia può fare la differenza. Sessanta anni di carriera,
fondatore della Sicily by Car, un impero da 140 milioni di euro
di fatturato leader nel campo dell'autonoleggio, 500 dipendenti,
18 mila autovetture, 60 uffici in Italia. Abbastanza, per fargli
raccontare qualcosa sull'imprenditoria siciliana, che a suo
avviso, "nella parte occidentale della Sicilia - dice - è vuota
di industrie. Va invece meglio, invece, nella parte orientale,
dove c'è un tessuto imprenditoriale un po' più vivace".
Sta di fatto che il primo impegno sarà quello di gestire un
fondo di 36 milioni (16 milioni provenienti dal fondo di
sviluppo e coesione 2021-2027 e 20 milioni dal Poi 2014-2020),
"Ripresa Sicilia", per finanziare le piccole e medie imprese
dell'Isola. "Con la squadra dell'Irfis valuteremo tutte le
richieste. Niente ritardi nelle procedure amministrative -
assicura - Così come nei tempi per l'esame amministrativo delle
pratiche, che saranno certi. E' inoltre mia intenzione tagliare
in modo netto i legacci della burocrazia".
Oltre i soldi da destinare alle imprese, che per Dragotto
"sono sempre pochi per dare una svolta alla produzione del
sistema imprenditoriale siciliano", l'imprenditore ricorda a
tutti che per colmare la "distanza paurosa" con il Nord, "sono
necessari i fondi del Pnrr. Ma non basta sola questa cura - ci
tiene a dire - Oltre i soldi, ci vuole anche una certa cultura
manageriale. I siciliani sono anche bravi a investire, ma c'è
poca cura degli aspetti manageriali. Ci vorrebbero imprenditori
e manager più lungimiranti".
Per le imprese sarà comunque importante attingere ad
agevolazioni, tra finanziamenti a tassi agevolati e contributi a
fondo perduto sino al 75% dell'investimento su ricerca è
innovazione, competitività e internazionalizzazione.
"Aggiungerei: digitalizzazione, transizione ecologica e
sostenibilità - conclude Dragotto - Bisogna essere al passo con
i tempi, e questi argomenti sono il futuro delle imprese. Più le
imprese del Sud sapranno tenere il passo a determinate tipologie
di produzione, più eviteranno di rimanere indietro rispetto al
resto dell'Italia". (ANSA).
Irfis: Dragotto, tempi certi per erogazioni finanziamenti
Neo presidente detta agenda lavori per risollevare Pmi siciliane
