(ANSA) - PALERMO, 20 GIU - "Ancora una volta prendiamo atto
che la selezione della classe dirigente degli Istituti regionali
di tutela non avviene sulla base di una valutazione
meritocratica, trasparente, dei titoli scientifici e di
servizio, ma addirittura prescinde dallo stesso possesso dei
requisiti professionali richiesti dalle leggi regionali e
nazionali". E' quanto si legge in una nota congiunta firmata da
alcune associazioni, come Italia Nostra e la Confederazione
italiana degli archeologi, con la quale si contestano le ultime
nomine della Regione nel settore dei Beni Culturali.
Nella nota si ricorda che il 15 giugno scorso sono stati
nominati, con decreti assessoriali, tutti i nuovi direttori dei
Parchi archeologici siciliani: "Soltanto due di essi - osservano
le associazioni - sono archeologi, quello di Naxos e quello di
Lentini; la gran parte sono architetti, mentre due sono geologi,
quelli di Siracusa e di Catania, e uno agronomo, quello di
Selinunte - Cave di Cusa - Pantelleria. Quest'ultimo, dirigente
del Centro per l'Impiego di Trapani, con una lunga carriera nei
Consorzi di Bonifica, non ha mai svolto servizio
nell'assessorato dei Beni Culturali, come del resto, i nuovi
direttori del Parco di Catania e del Parco di Himera. Chiudono
il tourbillon di nomine gli incarichi di direttore del Museo
Pepoli di Trapani a un'agronoma e della Galleria d'Arte di
Palazzo Bellomo a una geologa, che ha già rivestito lo stesso
incarico".
Che la responsabilità dei compiti di tutela e valorizzazione dei
beni archeologici debba essere assegnata ad archeologi con un
ben determinato curriculum, sotolineano i firmatari della nota ,
"è prescritto chiaramente dal Codice dei Beni Culturali; inoltre
alcune nomine contravvengono la stessa legge regionale che ha
istituito il sistema dei Parchi archeologici siciliani".
"Cui prodest - ci chiediamo - questa ennesima, preoccupante
"disorganizzazione" del sistema di tutela dei beni culturali in
Sicilia?", conclude la nota. (ANSA).
Sicilia: associazioni, Beni culturali a chi non ha requisiti
Italia Nostra e Archeologi contestano nomine Parchi archeologici
