(ANSA) - BARI, 28 GEN - Per il presidente della Corte
d'appello di Bari, Franco Cassano, è in atto una "contrazione
dei diritti e delle libertà" a cui "fa riscontro la regressione
dalla giurisdizione ordinaria, vissuta dal legislatore con
insofferenza, alla stregua, s'è detto, di una zavorra di lacci e
lacciuoli da aggirare: si pensi al decreto legge sulle Ong, con
il quale le sanzioni per le navi che soccorrano naufraghi con
modalità diverse da quelle date si spostano dal terreno penale a
quello amministrativo". Cassano ne ha parlato nel suo discorso
alla cerimonia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario in corso
a Bari.
"Si tratta - ha aggiunto - di una tendenza che attinge anche le
norme che mirano a sterilizzare i rischi penali per gli
amministratori di aziende di 'interesse strategico nazionale',
come l'Ilva"; o, ancora, "negli auspici del Ministro, alla
preferenza da accordare alle intercettazioni preventive rispetto
a quelle giudiziarie". Oppure - ha rilevato Cassano - la
mediazione obbligatoria nel processo civile, che tende "non già
ad accertare fatti e responsabilità, ma al perseguimento di un
accordo". Per Cassano "particolarmente eccessiva appare la
disciplina della mediazione e della conciliazione, dal nuovo
rito civile continuamente riproposta alle parti nel corso
dell'iter procedimentale quale alternativa alla decisione, al
punto da indurre taluno ad affermare che il cuore del processo
civile oggi è la mediazione e non il giudizio". (ANSA).
Giustizia: Cassano, insofferenza legislatore verso giurisdizione
'Si pensi al Dl Ong e al decreto salva-Ilva'
