
(ANSA) - ROMA, 02 FEB - "Intendiamo rivitalizzare lo Statuto
del contribuente", nel quadro della riforma fiscale, sebbene sia
difficile che "possa diventare norma di rango costituzionale".
Ad esprimersi così il viceministro dell'Economia Maurizio Leo,
nel corso di un incontro promosso oggi, a Roma, dal Consiglio
nazionale dei commercialisti presieduto da Elbano de Nuccio. Il
riferimento del numero due di via XX settembre è alla legge del
2000, che riguarda tanto la redazione delle norme tributarie,
quanto l'informazione e la semplificazione in materia tributaria
ed i diritti e garanzie a tutela dei contribuenti. Nel documento
sottoposto dai commercialisti ad un gruppo di parlamentari,
riuniti all'hotel St. Regis della Capitale, si legge che lo
Statuto del contribuente è "una norma di assoluta civiltà,
scritta con sapienza e lungimiranza, i cui contenuti dovrebbero
rappresentare i veri baluardi sovraordinati all'introduzione di
norme tributarie ed ai rapporti fra Amministrazione finanziaria
e contribuenti. Con rammarico, non si può non constatare che lo
Statuto rappresenta una delle norme più disattese del nostro
ordinamento giuridico, a causa della possibilità concessa al
legislatore di derogarne motivatamente gli effetti", recita il
dossier dei professionisti. (ANSA).