
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - "L'approvazione ieri, da parte della
Camera, della proposta di legge sull'equo compenso, dopo il
lungo iter che si era interrotto con la fine della scorsa
legislatura, rappresenta sicuramente un risultato importante e
atteso, che da molto tempo la stessa Associazione nazionale
commercialisti sollecitava nell'interesse della categoria", e
adesso "ci aspettiamo che il provvedimento superi senza ostacoli
l'esame del Senato. Subito dopo, però, come già in più occasioni
evidenziato, sarà necessario intervenire con delle modifiche per
migliorare la norma, così da assicurarne la piena efficacia
nell'applicazione". Lo sottolinea, in una nota, il presidente
dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel,
secondo cui "tra i punti che dovranno essere oggetto di modifica
c'è sicuramente il sistema sanzionatorio: se quello in capo al
committente è stato, infatti, adeguatamente contemplato, appare
invece paradossale che lo stesso sia stato previsto anche in
capo al professionista, che nei rapporti contrattuali è
evidentemente la parte debole, alla quale occorre assicurare
tutela". Perplessità, va avanti, "permangono anche sul ruolo
attribuito agli stessi ordini nell'ambito delle azioni di classe
e sul ruolo di controparte nella stesura delle convenzioni
regolatorie, che per natura spetterebbe alle parti sociali e
pertanto alle associazioni di categoria". È pertanto auspicio
dell'Anc che, "rispetto alle criticità riscontrate, la norma
possa essere sottoposta a modifiche, anche per quanto riguarda
il riferimento al Decreto ministeriale 140/2012 che stabilisce i
parametri di conformità dei compensi, ciò sia affinché tali
parametri siano adeguatamente aggiornati nei valori, sia per la
necessità di dover ampliare la sfera delle competenze e delle
attività professionali alle quali gli stessi parametri fanno
riferimento", termina la nota. (ANSA).