(ANSA) - ANCONA, 30 GIU - Un nuovo 'ponte' tra Marche,
Università ed Europa, per "rafforzare le attività di
progettazione ed accrescere il networking con partner europei".
A seguito di un accordo tra la Regione Marche e l'Università
Politecnica delle Marche, nella 'capitale' dell'Unione europea,
è stato attivato nei primi giorni di giugno un punto di
coordinamento, nato per rafforzare l'attività di progettazione
europea e instaurare contatti e cooperazioni utili a tutto il
territorio regionale.
"Non c'è dubbio infatti che il futuro dell'Europa e dei suoi
cittadini - osserva la Regione - sarà in gran parte legato ai
risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei
prossimi anni, la ricerca e l'innovazione saranno fondamentali
per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la
transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere
le aspirazioni di autonomia strategica dell'Unione". Il progetto
è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Palazzo
Raffaello da Francesco Acquaroli (presidente della Regione
Marche), Gian Luca Gregori (rettore Univpm), Gian Marco Revel
(referente Univpm per la progettazione europea), Alessandro
Iacopini (direttore generale Univpm) e dalla responsabile della
sede della Regione a Bruxelles Antonella Passarani.
L'ufficio a Bruxelles sarà presieduto da un responsabile
permanente nella capitale EU, Francesco Ferlaino, affiancato da
una nuova squadra, composta da cinque project manager e
altrettante figure amministrative, che supporterà l'Ateneo nella
ricerca europea capillarmente nelle 5 aree culturali
(l'industria, l'agro-alimentare, l'energia, la scienza del mare
ed il supporto alle persone fragili) e nella sua importante
funzione di sportello "APRE Marche".
"Oggi - ha detto il presidente Acquaroli - annunciamo lo
sbarco della Politecnica delle Marche e delle sue attività di
formazione a Bruxelles, nella sede della Regione, per una
collaborazione che possa cogliere le opportunità europee
strategiche per la crescita del nostro territorio. Una svolta
epocale, in netta discontinuità con un passato che ci vedeva
isolati. Con una squadra in presenza si moltiplicheranno le
occasioni e le possibilità di creare nuove relazioni e di
gettare le basi anche per altre collaborazioni. Potremo
approfondire le politiche europee nell'ambito
dell'importantissima sfida del Pnrr e l'Europa conoscerà
sicuramente meglio le Marche".
"Ringrazio la Regione per la collaborazione nella
realizzazione di questo progetto. Questi risultati sono il
frutto di una strategia costante dell'Ateneo - ha spiegato il
rettore Gregori - basata sul rafforzamento scientifico da un
lato e sul presidio di importanti consessi Europei dall'altro,
come quelli legati alle nuove Mission Europee. Avere una
struttura e del personale è fondamentale per una attività di
internazionalizzazione e c'è la possibilità di ampliare la
collaborazione alle altre università delle Marche".
Univpm ha chiuso il periodo di programmazione 2014-2020 con
ottimi risultati: tra Horizon 2020 e gli altri programmi
Europei, ha vinto oltre 120 progetti per circa 30 milioni di
euro, aggiudicandosi, proprio negli scorsi mesi, progetti nella
Call estremamente competitiva del 'Green New Deal' europeo. E
anche Horizon Europe (2021-2027) è iniziato al meglio, con
progetti per oltre 3 milioni euro. Ci sono aree in cui Univpm
conferma il suo valore, come le cinque già elencate, ma ci sono
anche nuove aree strategiche in cui Univpm si è distinta, quali
l'Economia Circolare e e Citizen-science, aree portate
all'attenzione di tutti non solo dalla pandemia, ma anche dalle
scelte del Governo Draghi sulla Transizione Ecologica.
Per l'occasione la Politecnica Marche ha presentato anche il
documento "Next generation people", un manifestato dell'Ateneo
sugli orientamenti e i progetti legati al piano di ripresa
economica "Next Generation EU" e alle "Political Guidelines for
European Commision 2019-2024". Il documento di allineamento con
le politiche della Commissaria Ursula von der Leyen, testimonia
una riflessione interna su come i progetti in atto nella
formazione, nella ricerca e nella terza missione contribuiscano
strategicamente alla visione Europea. Il piano di azione si
concentra su sei tematiche affrontate dall'Ateneo in modo
multidisciplinare, tra queste il principale obiettivo strategico
è volto a promuovere un'azione concreta in materia di
cambiamenti climatici, per un Green Deal Europeo. Un altro
obiettivo del quinquennio 2019-2024 fissato dall'Europa riguarda
l'equità sociale, per un'economia che lavori per le persone.
Le tecnologie digitali "stanno trasformando la quotidianità e
il terzo obiettivo è quello di un'Europa pronta per l'era
digitale dove la necessità di sapere è unita alla necessità di
condividere per una società che oltre ad essere digitale sia
inclusiva e sostenibile. Il quarto obiettivo è quello di
proteggere il nostro stile di vita europeo che garantisca parità
tolleranza ed equità sociale. Il quinto obiettivo si focalizza
sul ruolo dell'Europa nel mondo mentre il sesto obiettivo
riguarda la partecipazione democratica". (ANSA).
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