(ANSA) - ANCONA, 23 FEB - Un progetto denominato "Eagle" di
Frittelli Maritime Group (Fmg) punta a realizzare nell'area
ormai dimessa dov'erano situati i silos della multinazionale
americana Bunge, banchine 19-20-21 del porto di Ancona, 20mila
metri quadrati di nuovi magazzini ma anche edifici futuristici
con aree relax, ricreativa, palestra, per dipendenti ma anche
spazi per eventi, costruiti con tecniche e regole ambientali
stringenti; sulle strutture anche un impianto fotovoltaico in
grado di produrre energia elettrica per 2mw. Ne ha parlato
Alberto Rossi, presidente e amministratore delegato della
Frittelli Maritime Group Spa e fondatore e amministratore
delegato della Adria Ferries, durante un evento nel Teatro delle
Muse ad Ancona per celebrare i 120 anni di vita dell'azienda del
settore marittimo che vanta un fatturato di 100 milioni di euro
e 600 dipendenti.
"Si tratta - ha detto Rossi intervistato sul palco dalla
giornalista Veronica Gentili - dell'intervento più importante di
logistica in ambito portuale di Ancona negli ultimi 50 anni e
coniuga la nostra filosofia imprenditoriale a una componente
sociale". Le trattativa per acquistare l'area dalla
multinazionale americana era iniziata nel 2021 per concludersi
lo scorso anno; intanto sono stati rimossi circa 4mila metri
quadrati d'amianto. Sarà, ha spiegato Rossi in merito ai nuovi e
innovativi edifici, una "struttura specializzata": i magazzini
"saranno attrattivi" per quantità di merci che finora non
avevano sufficienti spazi e "porteranno benefici per l'intera
portualità". Oltre alla struttura futuristica, c'è anche un tema
di sostenibilità con l'intenzione di dare vita all'impianto
fotovoltaico da 2 mw "in grado di soddisfare le esigenze
energetiche di 600-700 famiglie. Parte dell'energia - ha detto
Rossi - verrà utilizzata dall'attività, il resto verrà venduta
contribuendo all'obiettivo dell'Autorità portuale di ridurre del
30% l'emissione di gas serra nel porto di Ancona entro il 2025".
L'auspicio espresso dall'imprenditore è quello che si possa
spostare in futuro l'attracco dei traghetti in quella zona
portuale, facendo risparmiare circa 180mila chilometri di
percorrenza delle imbarcazioni con benefici ambientali e di
costi. (ANSA).