(ANSA) - MILANO, 29 MAR - Un gruppo di persone, una
"batteria", che l'avrebbe aiutato materialmente nella fuga e poi
un presunto "secondo livello" che avrebbe preparato e gestito
l'operazione "chirurgica" per portarlo via dall'Italia, prima
che venisse estradato negli Usa. Sono questi i due scenari,
riscontrati da alcuni elementi, su cui si concentra in queste
ore, con diversi tipi di attività in corso, l'inchiesta della
Procura di Milano sull'evasione, il 22 marzo, di Artem Uss,
l'imprenditore russo e figlio del governatore di una regione
siberiana che era ai domiciliari con braccialetto elettronico a
Basiglio (Milano) e per il quale, il giorno prima, la Corte
d'Appello milanese aveva dato il via libera all'estradizione.
Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal
procuratore Marcello Viola e dal pm Giovanni Tarzia, oltre a
ricostruire la fuga in auto, cambiando probabilmente diverse
macchine, verso est, da dove Uss sarebbe uscito dall'Italia,
stanno mettendo in fila anche tutte le anomalie e i movimenti
che ci sono stati attorno all'abitazione nella disponibilità del
40enne, con diverse persone autorizzate nel tempo a portargli
ciò di cui aveva bisogno.
Gli inquirenti stanno lavorando per individuare i componenti
del gruppo, pare persone dell'Est Europa, che l'hanno
materialmente aiutato nell'evasione. E per capire se siano state
ingaggiate anche da un livello superiore. Nell'inchiesta si
indaga sulla possibilità di un intervento dei servizi segreti
russi. (ANSA).
Russo evaso, si indaga sul secondo livello dei complici
Indagini, Uss fuggito grazie a una batteria di persone
