Coniugare l'esperienza spirituale del Pellegrinaggio per antonomasia con la scoperta di vigne e vini del nord della Spagna. A dare un insolito taglio enologico al Cammino di Santiago è il libro scritto da Francesco Antonelli, guida turistica emiliano-romagnola con esperienza nella degustazione e Simone Rossetti professionista dell'enogastronomia e sommelier di livello. Due amici che, zaino in spalla, decidono di intraprendere una camminata verso Santiago, seguendo un'intuizione nata quasi per caso a Bologna proprio davanti a una bottiglia di vino.
Ne nasce il libro intitolato "Con il calice in Cammino destinazione Santiago", che verrà presentato il 15 marzo a Verona in vista del Vinitaly, nella libreria di viaggi ultratrentennale Gulliver. Uno scrigno di informazioni per chi, gambe in spalla, vuole ripercorrere una parte importante della storia del vino spagnolo. Decine di chilometri a piedi e lunghe soste in cantina, le chiacchiere con i produttori di regione in regione per conoscere le tante varietà di vigneti, ognuno con il proprio carattere. La particolarità del viaggio che parte da Pamplona, è infatti quella di seguire le tappe del cammino che toccano vigne, con particolare attenzione a quelle che lavorano in maniera naturale, biologica o comunque con il minor intervento possibile. Dalla visita a Bodega Lopez de Heredia, una delle realtà vitivinicole più grandi del Paese che ha comunque saputo conservare nel tempo il suo spirito artigianale, alla vendemmia ad Haro da Alonso y Pedrajo Viticuiltores a La Rioja. Viaggio, vino e spiritualità sono i tre elementi che hanno tanti punti in comune per il viandante che spesso trova ristoro nelle abbazie nate proprio ai lati del percorso.
