(ANSA) - ORISTANO, 13 GIU - L'olivastro millenario di Sa
Tanca Manna dato per morto dopo il devastante incendio della
scorsa estate nel Montiferru è ancora vivo. Era diventato il
simbolo della devastazione delle campagne intorno a Cuglieri, in
provincia di Oristano. Tutti lo avevano considerato spacciato. E
invece resiste. La conferma arriva da un sopralluogo di
Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore dell'Orto
Botanico dell'Università di Cagliari.
"Pochi credevano nella possibilità di una ripresa - spiega il
professore, che in questi 10 mesi ha continuato a fare la spola
tra Cagliari e Cuglieri - In tanti dicevano che si stava
addirittura sprecando tempo nel cercare di rianimare questa
pianta. Invece hanno avuto la meglio le azioni che si sono
portate avanti: pacciamatura, irrigazione di emergenza,
somministrazione degli amminoacidi levogiri per il ripristino
della funzionalità radicale, protezione del tronco con i teli di
juta e poi la copertura a simulare la chioma che era andata
perduta". Tutti gli interventi realizzati nel corso dell'autunno
e dell'inverno hanno cominciato a dare in primavera i frutti
sperati: la pianta si conferma essere viva e vitale, i germogli
hanno superato i 40 centimetri, e testimoniano come
quest'albero, che ha millenni di esperienza, ha capito quale
fosse il momento adeguato per rivegetare.
"Non è stato possibile in autunno, perché si è trattato di
una stagione molto siccitosa - riprende Bacchetta - Di certo non
avrebbe sprecato energie d'inverno, con i rigori tipici e le
giornate corte. Ha atteso la primavera, quando le condizioni si
sono mostrate ideali". Il lavoro però non si ferma. "Come Banca
del Germoplasma della Sardegna continuiamo a coltivare i semi
dell'olivo millenario perché potranno essere utili - precisa lo
studioso - E come Orto Botanico, in base alla convenzione con il
Comune di Cuglieri e in accordo con l'associazione Montiferru,
proseguiamo nelle attività di monitoraggio e di salvaguardia del
Patriarca nella speranza che possa diventare esempio di
resilienza anche per una comunità che, a distanza di un anno,
soffre ancora gli effetti nefasti del rogo che c'è stato e
attende ancora gli aiuti del Governo regionale, finora mai
erogati". (ANSA).
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