(ANSA) - SASSARI, 25 MAG - Davanti al microfono per parlare
di ambiente e inquinamento stavolta non c'è Greta Thunberg, ma
il piccolo Diego, 9 anni di Stintino (Sassari): "Siete voi
adulti che dovete e potete ancora cambiare le cose e salvare il
mondo dalla plastica. Io sono un bambino e ho il diritto di
avere un futuro libero dall'inquinamento, e così come me altri
milioni di bambini nel mondo. Dobbiamo sentirci in dovere di
tutelare l'ambiente e fare qualcosa di concreto. Raccogliamo la
plastica, aiutatemi a condividere questo pensiero". Si condensa
così nel breve discorso del bimbo il succo del convegno
"Inquinamento da plastica: l'importanza di combatterlo e le
strategie per farlo", organizzato dall'amministrazione comunale
di Stintino, con la partecipazione dell'assessore regionale
dell'Ambiente Gianni Lampis.
Il piccolo Diego si è presentato al tavolo dei relatori con
un secchio colmo di plastica raccolta in 3 metri quadrati di
spiaggia. "Voglio lanciare un messaggio importante - ha ribadito
- perché tutti dobbiamo sentirci in dovere di tutelare
l'ambiente e fare qualcosa di concreto". E la testimonianza del
piccolo alunno delle scuole elementari del paese sardo, uno dei
primi comuni dell'Isola a dire stop alla plastica sui litorali,
ha confermato quanto "una politica di educazione debba partire
dai più piccoli, perché - ha detto il sindaco di Stintino
Antonio Diana - sono quelli che vedono il mondo in maniera
diversa. Ed è per questo che l'ultima iniziativa,
#Stintinoisplasticfree, di pulizia delle spiagge l'abbiamo
organizzata proprio con il coinvolgimento e contributo delle
scuole".
"Se oggi abbiamo assunto la consapevolezza della criticità
che stiamo ereditando - ha spiegato l'assessore regionale Gianni
Lampis - dobbiamo essere in prima fila per dimostrare che il
mondo non cambia con le opinioni ma con i fatti. Quella che
abbiamo davanti è una sfida culturale. L'uomo deve essere il
principale attore nell'affrontare queste sfide. Partiamo allora
da qui e dal ruolo della scuola".(ANSA).
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