(ANSA) - NAPOLI, 08 MAR - Nel 2022 la Campania ha raccolto
19.197 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Raee). È quanto emerge dal rapporto regionale sui
rifiuti tecnologici realizzato dal Centro di Coordinamento Raee,
l'organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da
tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro nei centri
di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla
distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in
Italia.
Il risultato è in flessione del 7,1% rispetto al 2021, pur
rispecchiando l'andamento complessivo del Paese, risulta
peggiore sia rispetto alla media nazionale (-6,2%) sia al trend
decrescente, ma molto più contenuto, della macroarea Sud Italia
(-1,1%). Per questo motivo, la Campania perde un posto nella
classifica nazionale per volumi di raccolta complessivi e si
posiziona in nona posizione.
La contrazione nella raccolta si riflette sul dato pro capite
che registra una flessione del 5,9% per un totale di 3,41 kg per
abitante. Si acuisce pertanto il divario con il resto del Paese
che mediamente raccoglie 6,12 kg/ab e la regione si conferma
ancora una volta all'ultimo posto nel ranking nazionale. Il calo
dei volumi di Raee regionali interessa tutti e cinque i
raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti
tecnologici.
La raccolta di freddo e clima (R1) perde 748 tonnellate
rispetto al 2021 (-8,8%) e scende a 7.789 tonnellate. Il trend è
peggiore rispetto all'andamento medio del Sud Italia che
regi-stra una contrazione dell'1,5%. A determinare il risultato
concorrono le performance nega-tive di tutte le province
campane, seppur con andamenti differenti: se Salerno registra
una leggera flessione (-0,5%), Avellino perde il 4,3%, Napoli il
4,5%, molto male fanno Caserta (-19,2%) e Benevento (18,2%).
Cala del 9,7% la raccolta di grandi bianchi (R2) per un totale
di 2.649 tonnellate, anche in questo caso a impattare sul
risultato sono le flessioni a doppia cifra della provincia di
Napoli (-21,7%) e di Benevento (-19,6%). Crescono invece i
volumi delle province di Salerno (+11,3%) e di Avellino (+5,3%).
Tv e apparecchi con schermo (R3) si attestano a 6.234
tonnellate, in flessione del 2,6% rispetto al 2021. Nonostante
le performance positive delle province di Caserta (+10,7%) e di
Napoli (+10,8%), il venire meno di 565 tonnellate dalla raccolta
di Salerno (-32,1%) de-termina il trend negativo del
raggruppamento che risulta in controtendenza rispetto alla
me-dia dell'area di riferimento (+4,3%).
Peggiora anche la raccolta di elettronica di consumo e piccoli
elettrodomestici (R4) che con il -10,1% scende a 2.409
tonnellate. Il risultato risente dei cali importanti delle
province di Caserta (-20,5%), di Napoli (-12,9%) e di Benevento
(-10,2%), mentre migliora legger-mente quella di Avellino
(+0,7%), rimane invariata quella di Salerno.
In flessione del 5,8%, ma ben di sotto sia della media nazionale
(-9,9%), i volumi di sorgenti luminose (R5) per un totale di 116
tonnellate, valore che rimane in ogni caso il quantitativo più
elevato raccolto dalle regioni meridionali.
In termini di raccolta pro capite, la provincia di Caserta è
l'unica al di sopra della media dell'area di appartenenza (5,15
kg/ab) con 5,96 kg/ab, ma non più del dato medio nazionale (6,12
kg/ab) a seguito di una flessione del 7,4% rispetto al 2021.
Continuano ad essere distanti dalla raccolta media pro capite
del Sud Italia e sempre nella parte bassa della classifica
nazionale i valori delle restanti province campane: Avellino con
4,26 kg/ab (+1,8%), Benevento con 2,7 kg/ab (-8,4%), Salerno con
3,44 kg/ab (-11,6%). Ancora una volta Napoli spicca per la
performance peggiore: con soli 2,58 kg/ab (-3%) è il quarto
risultato più basso di tutto il Paese.
"I dati della raccolta dei RAEE della Campania del 2022
raccontano una continuità nel segno della mancata corretta
gestione che permane" commenta Fabrizio Longoni, direttore
generale del Centro di Coordinamento Raee. "È facile purtroppo
pensare a una gestione illegale diffusa in una regione dove
rispetto all'obiettivo posto dalla Comunità Europea del 65% di
tasso di ritorno si registrano dati del 10% per il
raggruppamento dei grandi bianchi e addirittura del 4% del
raggruppamento 4. Con questi risultati non si va da nessuna
parte, in un panorama tanto desolato non si riesce a
giustificare alcun investimento da parte delle aziende per il
trattamento dei Raee". (ANSA).
Rifiuti: raccolta Raee in calo in Campania nel 2022
Dato sotto 20mila tonnellate, ultimi nella classifica nazionale
