(ANSA) - CASERTA, 28 MAR - Condannato definitivamente per
camorra nel 2019 in quanto ritenuto un imprenditore vicino al
boss dei Casalesi Michele Zagaria, tornato libero alcuni mesi
fa, oggi non è più socialmente pericoloso e non dovrà essere
sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, in
quanto "rieducato" grazie ad un posto di lavoro. Un caso di
risocializzazione di un detenuto, seppur condannato per un reato
grave come quello di associazione camorristica, "certificato"
dal magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere
(Caserta) Marco Puglia, davanti al quale è comparso l'ex
camorrista con i suoi legali, gli avvocati Angelo Librace e
Gennaro Belvini, per difendersi dall'accusa di essere
socialmente pericoloso e dunque meritevole di essere sottoposto
alla misura di sicurezza disposta per tre anni dalla Corte
d'Appello di Napoli. Oggi l'uomo fa l'impiegato in un'azienda di
autotrasporti ma per la Procura di Santa Maria Capua Vetere,
proprio in seguito alla condanna, continuava ad essere
pericoloso e dunque meritevole di essere sottoposto alla libertà
vigilata.
Per il magistrato Puglia invece, la pena scontata (è stato
condannato ad 8 anni di reclusione) senza dare problemi, il
fatto che non avesse altre pendenze e che avesse iniziato a
lavorare, e che, come rilevato dai difensori, la pericolosità
sociale deve essere valutata al momento e non sulla base di
provvedimenti passati, ha portato alla conclusione che l'uomo
avesse in effetti pagato il suo debito con la giustizia,
imparando dunque la lezione, e che la pena abbia avuto realmente
quell'efficacia rieducativa invocata dall'articolo 27 della
Costituzione. (ANSA).
Ex camorrista torna libero e trova lavoro:"non è pericoloso"
Condannato perchè vicino a Zagaria, giudice non applica misura
