(ANSA) - ROMA, 20 GEN - WWF, Greenpeace, Legambiente e Kyoto
Club in un comunicato congiunto "esprimono forte preoccupazione
per le anticipazioni e dichiarazioni sulle misure per far fronte
al caro bolletta, apparentemente volte più a sottrarre risorse
alle fonti rinnovabili e all'innovazione che ad affrontare alla
radice il problema".
Le organizzazioni ambientaliste sostengono che "i
ragionamenti posti in essere rischiano di ritardare la
decarbonizzazione, sviliscono il mercato delle rinnovabili e non
puntano sul risparmio di energia". Questo, aggiungono, "senza
fronteggiare davvero la questione dell'aumento dei prezzi della
materia prima gas, che non può assolutamente essere superata con
le irrisorie e diseconomiche riserve nazionali".
Per le ong "il modo in cui è affrontato il tema degli extra
profitti evidenzia uno strabismo contro le rinnovabili. Chi
estrae gas e petrolio in Italia sta già intascando enormi
extraprofitti, visto che le royalties sono irrisorie". Per gli
ambientalisti "le rinnovabili si dovrebbero sviluppare
massicciamente non solo per attuare la decarbonizzazione, ma
anche perché sarebbero la soluzione migliore proprio per
contrastare il caro-bolletta. Invece sono ancora ferme al palo".
Secondo le ong "particolarmente grave è l'intervento di
prelievo delle risorse ETS, perché le Direttive europee
prevedono siano destinate all'innovazione e alle politiche di
decarbonizzazione".
"Il grande assente in tutti i discorsi del governo è il
risparmio e l'efficienza", scrivono ancora le ong. Infine, "non
si può pensare di fronteggiare una crisi energetica con
politiche di spesa pubblica generalizzata, ma occorrono risparmi
e interventi selettivi per i più vulnerabili, sia nelle famiglie
che nelle imprese". (ANSA).
