(ANSA) - PESCARA, 21 MAR - Nei giorni scorsi, nell'ambito
dell'attività di prevenzione finalizzata ad aggredire i
patrimoni illecitamente accumulati, la Divisione Anticrimine
della Questura di Teramo ha dato esecuzione al decreto di
sequestro, disposto, in seguito alla proposta della Procura
della Repubblica di Teramo e delle Questura, dal Tribunale di
L'Aquila - Sezione Misure di Prevenzione, di 2 immobili, il cui
valore di mercato ammonta complessivamente a circa 43 mila euro
e di due conti correnti. Si tratta del primo sequestro
effettuato in Abruzzo con le modalità sopra citate, disposto su
proposta congiunta della Procura della Repubblica di Teramo
e della Questura.
Detti beni, ubicati nei Comuni di Martinsicuro ed Alba
Adriatica, sono riconducibili ad un nucleo famigliare Rom,
stanziato da anni sulla costa teramana. L'attività della
Divisione Anticrimine ha avuto origine lo scorso anno, in
seguito all'esecuzione da parte della Squadra Mobile di Teramo
di misure cautelari, 6 in carcere e 3 con il divieto di dimora
nella Provincia di Teramo, nei confronti di nove soggetti
riconducibili al suddetto nucleo familiare.
Le indagini avevano permesso di accertare che i soggetti
destinatari delle misure cedevano sistematicamente all'interno
dell'immobile di Alba Adriatica, oggetto di sequestro e
comunemente noto con il nome di 'Casa Rosa', sostanze
stupefacenti del tipo cocaina ed eroina a numerosi acquirenti,
che ivi si succedevano durante la giornata incessantemente senza
neanche necessità di contatti preparatori. Tale abitazione da
anni era divenuta un vero e proprio opificio dello spaccio di
droga, nei pressi della quale sono state documentate numerose
cessioni di sostanze stupefacenti. (ANSA).
Sequestrate le case dello spaccio, prima volta in Abruzzo
Sigilli immobili di famiglia Rom a Martinsicuro e Alba Adriatica
